Differenza di opportunità

I dati sulle differenze di retribuzione tra donne e uomini sono oggetti di particolare attenzione, da parte dell'Unione europea, poiché essi fanno emergere un divario notevole: le donne percepiscono in media una retribuzione inferiore del 17,8 per cento, rispetto a quella degli uomini, e in alcuni paesi tale divario si sta allargando sempre di più. Per divario di retribuzione s’intende la differenza delle retribuzioni orarie medie delle donne e degli uomini in tutti i settori dell’economia.






La Commissione europea ha varato, su questo tema, una campagna di informazione in tutti i paesi dell’Ue. Una delle preoccupazioni è ad esempio quella di avere in futuro un'ampia diffusione della povertà tra le donne anziane, a causa di pensioni troppo basse. Ma colmare il divario di retribuzione tra donne e uomini viene ritenuto importante anche per avere maggiore uguaglianza nella società. Inoltre, un migliore uso delle competenze delle donne consentirebbero loro di fornire un migliore contributo a tutti i settori dell’economia.

Nei paesi in cui il tasso di occupazione femminile è basso (ad esempio in Italia), cioè dove le donne lavorano di meno, il divario di retribuzione è inferiore, rispetto alla media. Ciò può essere spiegato dalla presenza, all'interno della "forza lavoro", di una percentuale ridotta di donne scarsamente o per niente qualificate. Un divario di retribuzione elevato si riscontra invece in un mercato del lavoro altamente segregato (ad esempio a Cipro, in Estonia, in Slovacchia e in Finlandia), oppure in quei paesi dove c'è un'alta percentuale di donne che lavorano a tempo parziale (ad esempio in Germania, nel Regno Unito, nei Paesi Bassi, in Austria e in Svezia).

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